Il 22 agosto 1944, sull’assolato spiazzo erboso del Poligono di tiro, caddero colpiti a morte i lodigiani Oreste Garati, Ludovico Guarnieri, Ettore Maddè, Franco Moretti, Giancarlo Sabbioni. Ancora al Poligono di tiro la violenza fascista uccise, il 31 dicembre 1944, Pietro Biancardi e Giuseppe Frigoli di Livraga, Paolo Sigi di Fombio, Ferdinando Zaninelli di San Martino in Strada e Antonio d’Arco di Eboli (SA); l’8 marzo 1945 fu fucilato Rosolino Ferrari di Codogno.
La memoria del feroce assassinio dei partigiani fucilati al Poligono di tiro, di cui ricorre quest’anno il 76° anniversario, rinnova il ricordo della barbarie nazifascista, che in quegli anni devastò l’Italia. Ma ci ammonisce anche a dimenticare la guerra, un’eredità da rifiutare, e ci ricorda che la ricerca e la difesa della pace sono un imperativo consacrato dalla nostra Costituzione, per la salvaguardia di ogni convivenza civile.
I Martiri del Poligono sono caduti in una lotta senza tregua contro il razzismo, le dittature naziste e fasciste, la distruzione della dignità dell’uomo. Che il ricordo del loro sacrificio continui a vivere, con lo stesso impegno, nelle nuove generazioni per i tempi a venire.
Programma sabato 22 agosto 2020
Ore 9.30 deposizione della corona dell’ANPI al Poligono di Tiro
Ore 10.30 Tempio Civico dell’Incoronata: Messa di suffragio ai Caduti
Ore 11.30 deposizione della corona del Comune di Lodi in Broletto; discorsi commemorativi di un rappresentante dell’Amministrazione Comunale e della presidente ANPI.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
In ottemperanza alle disposizioni vigenti (Covid-19), sarà consentita la presenza di un numero ridotto di persone (per garantire il distanziamento interpersonale) e con adeguate protezioni individuali (mascherine, ecc.).