L’ANPI Provinciale del Lodigiano esprime preoccupazione e sdegno per quanto accaduto nel Consiglio Comunale di Maleo il 7 giugno scorso, quando è stata approvata una mozione, promossa e votata dalla sola maggioranza, per “indire le prossime manifestazioni per le celebrazioni del 25 Aprile, Anniversario della Liberazione, senza comizi”.
Tale decisione è stata motivata con argomentazioni che lasciano ancora più perplessi, in quanto sostengono che negli ultimi anni i discorsi celebrativi “invece di unire gli animi, sono spesso fonte di malcontento, perché troppo faziosi e divisivi”.
Ricordiamo al Sindaco e ai consiglieri di maggioranza che il 25 Aprile celebra la vittoria di quei valori di libertà, uguaglianza e solidarietà riconquistati col sangue dopo anni di oppressione nazi-fascista; valori che sono alla base della nostra esistenza democratica. Il 25 Aprile è una manifestazione divisiva solo per coloro che non si riconoscono nella Carta Costituzionale e nei valori dell’antifascismo, cioè per i fascisti.
La scelta del Consiglio Comunale è chiaramente diseducativa rispetto alle nuove generazioni che dovrebbero crescere avendo ben chiari i principi cardine della nostra Costituzione, ma lo è ancor di più verso i cittadini che realizzano di essere governati da persone che ritengono di non aver nulla da dire durante una celebrazione così importante, neppure per ricordare chi con il sacrificio della propria vita ci ha permesso oggi di essere liberi. Perché la Festa della Liberazione ci ricorda che può venire un tempo in cui l’orrore diventa normalità, e in tempi simili non scegliere da che parte stare significa aver già deciso.
Per questi motivi condanniamo fermamente la decisione dei consiglieri di maggioranza di Maleo di approvare questa mozione che rappresenta un pericoloso precedente e una profonda ferita alla democrazia, proiettando un’ombra oscura e inquietante su tutto il Lodigiano.
Siamo esterrefatti dalla decisione del Sindaco Sguazzi e dei consiglieri di maggioranza di sottoscrivere una simile iniziativa antidemocratica, dal momento che essa “stralcia” (usando proprio il termine presente nell’oggetto stesso della mozione) il principio di libera manifestazione del pensiero, che, secondo quanto espresso dalla Corte costituzionale, è «cardine di democrazia». Ogni stralcio al diritto di parola è uno stralcio alla democrazia.
Lo stesso principio viene sancito dalla nostra Costituzione che il Sindaco ha giurato di rispettare. Quella Costituzione, nata dalla Resistenza, che all’art. 21 recita: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». La maggioranza di Maleo si sta mettendo su una strada illiberale e anticostituzionale. Ne risponderà davanti a chi deve tutelare il dettato costituzionale.
ANPI Provinciale del Lodigiano
Lodi, 15 giugno 2022