Sez. Casalpusterlengo – Commiato al Partigiano Luigi Nicolini

Luigi Nicolini

Rendiamo l’estremo saluto all’ultimo dei partigiani presenti a Casale, l’ultimo protagonista della durissima lotta che sconfisse il mostro nazifascista.

Consideriamo Luigi Nicolini un padre della patria, della moderna Italia, uno delle centinaia di migliaia che ottant’anni fa decisero di mettere a repentaglio tutto (vita, lavoro e famiglia) per scacciare l’invasore e abbattere il tiranno: questi sono per noi i padri della patria, alla pari con i più famosi e celebrati. Perché la Resistenza fu un affare di popolo, non di un esiguo gruppo dirigente.

Luigi Nicolini fu uno di questi padri.

Nato a Monguzzo, Nicolini si formò professionalmente alla Marelli di Crescenzago e poi di Sesto San Giovanni. Lì, in quella formidabile concentrazione operaia, Nicolini, insieme al mestiere, fece apprendistato di antifascismo. Nell’autunno inverno del 43, davanti al disastro della dissoluzione dello stato monarchico, con la fuga del re a Brindisi dopo l’otto settembre, come molte decine di migliaia di italiani meditò la scelta dell’opposizione armata alla dittatura nazifascista.

Il giovane Luigi divenne partigiano della 109ª brigata Garibaldi, attivo nell’organizzazione di scioperi e di azioni di sabotaggio. Fu testimone di alcuni degli episodi più tragici della guerra a Milano. Perse nella strage di piazzale Loreto il 10 agosto 1944 due compagni di lavoro, Giulio Casiraghi e Umberto Fogagnolo ambedue dipendenti della Ercole Marelli. Fu tra i soccorritori delle vittime della più terribile strage da bombardamento alleato sulla citta, che uccise 184 bambini nella scuola elementare di Gorla. Insomma, fu testimone diretto degli orrori della guerra.

Dopo il conflitto fu membro della Guardia partigiana, organismo incaricato dell’ordine e della sicurezza.

Nella sua militanza partigiana maturò la convinzione della necessità storica dell’unione dei partiti di sinistra, Partito Comunista e Partito Socialista.

Dopo la Liberazione dedicò la sua attività a questo obiettivo.

Ebbe modo in tutta la sua lunga vita di assistere alle trasformazioni della società italiana, ispirate dagli esiti della lotta di liberazione: la nascita della Repubblica e la costruzione dello stato rinnovato. Soprattutto, vide la nascita del frutto più maturo della Resistenza, la Costituzione repubblicana. Fu insomma un uomo del secolo.

Non gli fu nemmeno risparmiata la degenerazione politica degli ultimi decenni, fino al nuovo arrivo della destra erede del fascismo al governo.

La figura di Nicolini, proprio nelle odierne circostanze critiche per la nostra società, diventa ancor più un riferimento.

E ancor più importante è forse il suo esempio di dirittura morale, di estraneità ai giochi della bassa politica.

Per questo oggi l’ANPI di Casale gli rende omaggio: come a un figura che ancora indica la strada per la costruzione di una società più giusta e più umana. Insegnamento che ormai troppi non considerano più.

Onore al partigiano Luigi Nicolini.

Viva la Resistenza

Casalpusterlengo, 8 settembre 2023