Cronologia storica

1943

  • 09 settembre 1943 Occupazione tedesca di Lodi. I militari si attendano presso le cascine dell’Olmo e della Gatta
  • 01 ottobre 1943 Nasce il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) di Lodi, composto da Giuseppe Arcaini (Democrazia Cristiana), Ettore Archinti (Partito Socialista Italiano), Pietro Ferrari (Partico Comunista Italiano) e Aldo Simonini (Partito Liberale Italiano); le riunioni sono ospitate da Padre Giulio Granata presso il collegio San Francesco. Quasi contemporaneamente si costituisce anche il CLN di Casalpusterlengo, composto da Angelo Peviani, Don Pierino Rinaldi e Gino Buscaini; le riunioni avvenivano in una casa in via Canale (oggi via Gramsci).
  • 10 novembre 1943 Giovanni Mirotti viene arrestato per aver tenuto un discorso anti-tedesco in pubblico, in occasione della celebrazione della fine della Prima Guerra Mondiale (4 novembre). Verrà condotto nelle carceri di Lodi, poi a San Vittore.
  • 17 novembre 1943 Sono arrestati Don Davide Perniceni, Achille Boselli e Carlo Codazzi con l’accusa di aver aiutato a scappare in Svizzera alcune centinaia di prigionieri alleati.
  • 26 novembre 1943 Pubblicato il primo numero de “La Voce dell’Adda“, giornale clandestino curato da Leonardo Meani, proprietario dell’albergo “Isola Caprera”
  • 21 dicembre 1943 Mario Tosi “Gino” viene arrestato a Monticelli di Bertonico. Torturato e picchiato è infine fucilato il 07 gennaio 1944.
  • 25 dicembre 1943 Viene pubblicato il secondo numero de “La Voce dell’Adda” come organo ufficiale e unitario di tutto il CLN. In esso si denunciano i principali esponenti del fascismo lodigiano.

1944

  • 07 gennaio 1944 Sciopero degli operai di sette fabbriche di Lodi. Intervento dei militi tedeschi e della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) per reprimere la manifestazione.
  • 01 febbraio 1944 Pubblicazione del terzo numero de “La Voce dell’Adda”. Viene denunciato il gerarca Paolo Baciocchi come principale artefice della repressione fascista.
  • 21 febbraio 1944 Sono arrestati Ettore Archinti, Edoardo Meazzi e Luigia Folli Mazzini per aver aiutato a scappare in Svizzera numerosi prigionieri alleati.
  • 21 febbraio 1944 Arrestato ad Arona Alfredo Broglia. Aveva aiutato decine di partigiani a raggiungere le montagne della Val d’Ossola.
  • 22 febbraio 1944 Giovanni Mirotti è deportato nel lager di Mauthausen.
  • 29 maggio 1944 Arrestato Luigi Marzagalli detto “il Barba”.
  • 02 giugno 1944 Viene costituita la 174ª Brigata Garibaldi, comandata da Edgardo Alboni.
  • 20 giugno 1944 Archinti, Meazzi, Folli Mazzini e Marzagalli sono trasferiti al carcere di San Vittore. Successivamente saranno internati in campi di concentramento in Germania.
  • 01 luglio 1944 Eccidio di Sant’Angelo: uccisione dei coniugi Semenza.
  • 10 luglio 1944 Attentato a Paolo Baciocchi da parte del gruppo del “Falco Rosso” Oreste Garati. Il gerarca morirà il 15 luglio 1944 per le ferite riportate.
  • 21 luglio 1944 In un’azione coordinata dal cremasco Carlo Guaiarini “Barba”, tre militi della GNR vengono catturati a Cervignano d’Adda.
  • 23 luglio 1944 Guaiarini è ucciso a Marzano di Merlino durante un’azione.
  • 26 luglio 1944 Stragi di Villa Pompeiana e Galgagnano. Durante un rastrellamento della GNR vengono uccise 10 persone. Alla cascina Cagnola: Giuseppe Massari, Artemio Massari, Michele Vergani, Celestino Sfondrini. Alla cascina Montebello: Ugolino Olivero “Parpaja”, Cesare Rigamonti, Amalio Favini, Italo Santini. A Villa Pompeiana: Calogero Scaravilli. Nella fuga annega in Adda il partigiano Martino Abbondio.
  • 01 agosto 1944 Pubblicazione del quarto numero de “La Voce dell’Adda”
  • 03 agosto 1944 Uccisione di Walter Martani, giovane straccivendolo che era solito irridere i fascisti.
  • 21 agosto 1944 Sono arrestati sei membri del gruppo del “Falco Rosso”: tre nei boschi presso la cascina Gelsomina a Boffalora d’Adda, altri due nella loro casa di via Oldrado da Ponte. Per ultimo viene arrestato Oreste Garati che confessa e si assume tutte le responsabilità. Vengono pestati e torturati per tutta la notte.
  • 22 agosto 1944 Cinque partigiani del gruppo del “Falco Rosso”, Oreste Garati, Ludovico Guarnieri, Ettore Maddè, Franco Moretti, Giancarlo Sabbioni sono fucilati al poligono di tiro.
  • 05 settembre 1944 Dopo i funerali di Bruno Schena, ritenuto responsabile di un gruppo di partigiani e giustiziato a Zorlesco, gruppi di camicie nere della GNR e della “Aldo Resega” di Lodi, Piacenza, Cremona, Casale e dintorni si recano all’abitazione dei genitori di Giovanni De Vecchi “Cavalin”, comandante partigiano, la incendiano, mettono al muro gli anziani genitori di “Cavalin”, Luigi e Antonia, e il fratello Giuseppe con i figli. Solo l’intervento di don Mario Da Bergamo impedisce la fucilazione.
  • 29 settembre 1944 Arrestato e torturato il tipografo Vittorio Grassi
  • 11 ottobre 1944 Uomini della 167ª Brigata SAP (Squadre d’Azione Patriottica) tendono un’imboscata a due militi della GNR di Casalpusterlengo.
  • 11 ottobre 1944 Durante una grande operazione di rastrellamento sulle montagne del Lecchese condotta da forze fasciste e tedesche al comando delle SS di Monza, Giuseppe Trezza di Casalpusterlengo, comandante di distaccamento, viene ucciso dopo un’eroica resistenza.
  • 14 ottobre 1944 Viene arrestato a Milano il casalese Aldo Mirotti. Tradotto a Lodi e condannato a morte, riuscì ad evadere dall’ospedale di Lodi il 28/11/1944, grazie all’aiuto di alcuni partigiani.
  • 20 ottobre 1944 Assalto alla caserma di Sant’Angelo Lodigiano da parte di membri della 6ª Brigata Giustizia e Libertà. Viene catturato un camion pieno di armi e munizioni e sono fatti prigionieri sette fascisti.
  • 20 ottobre 1944 Cinque membri della 167ª Brigata SAP (Pietro Biancardi, “Marcello De Avocatis” Antonio D’Arco, Giuseppe Frigoli, Paolo Sigi, Ferdinando Zaninelli) sono arrestati e condotti nel carcere di Lodi. Un sesto (Paolo Biancardi) viene ferito a Livraga il 24 ottobre 1944 e muore in ospedale il 30 ottobre 1944, dopo atroci torture.
  • 23 novembre 1944 Luigi Bestazza, Ernesto Monfredini, Gaetano Paganini e Antonio Pedrazzini tendono un agguato mortale, a Bocca Serio (CR), a due esponenti della GNR che viaggiavano in auto. Vengono arrestati in un rastrellamento delle Brigate nere nei pressi di Castelleone (CR) e condotti nelle carceri di Crema dove vengono torturati per una settimana.
  • 29 novembre 1944 I quattro partigiani (detti successivamente i “Quattro Martiri”) vengono caricati su un camioncino scoperto e condotti per le vie di Crema (CR), ciascuno seduto sulla propria bara; infine, giunti al campo sportivo, vengono fatti scendere e fucilati da un plotone di militi della GNR.
  • 31 dicembre 1944 Cinque partigiani (Pietro Biancardi, “Marcello De Avocatis” Antonio D’Arco, Giuseppe Frigoli, Paolo Sigi, Ferdinando Zaninelli) sono fucilati al Poligono di tiro.

1945

  • 08 gennaio 1945 Don Pietro Calderara e don Giuseppe Arioli sono arrestati con l’accusa di aver nascosto renitenti e prigionieri alleati.
  • 15 febbraio 1945 In un attentato viene ucciso il commissario prefettizio di Livraga.
  • 16 febbraio 1945 Don Sandro Beccaria è arrestato per aver nascosto renitenti e prigionieri alleati.
  • 18 febbraio 1945 A Lodi sono innalzate bandiere rosse davanti al monumento ai caduti e in piazzale Barzaghi. Una settimana più tardi vengono lanciati manifesti dalla galleria del teatro Gaffurio. Gli autori sono Vittorio e Franco Verdelli, Mario Bottoni, Luigi Peveri, Felice Fasanotti, Bruno Pilatone, Silvio Poiani.
  • 08 marzo 1945 Arrestato, torturato e fucilato al Poligono di tiro Rosolino “Lino” Ferrari, comandante della 171ª Brigata SAP.
  • 19 marzo 1945 In un conflitto a fuoco con i fascisti della GNR, a Monticelli Pavese (PV) muore Giovanni De Vecchi. I suoi due compagni della 167ª Brigata SAP Ermanno Monti, Franco Pappacena sono catturati e fucilati al cimitero di Chignolo Po (PV).
  • 01 aprile 1945 Eccidio alla cascina Punte Alte di Caselle Landi: vengono uccisi da una squadra della GNR il partigiano Silvano Campagnoli, il fratello diciassettenne Lino Campagnoli, il padre Pietro Campagnoli, la madre Teresa Berselli (incinta) e il fittabile Luigi Losi.
  • 15 aprile 1945 Riunione decisiva del C.L.N. lodigiano presso casa di Gianni Aguggini. Si assumono decisioni fondamentali per l’organizzazione dell’insurrezione e per la successiva amministrazione civile della città. Partecipano Arcaini, Alboni, Ferrari, Rustioni e Meani. Come futuro sindaco viene scelto Mario Agnelli, indipendente di sinistra.
  • 24 aprile 1945 Assaltata la caserma fascista di San Martino in Strada. Vengono recuperati mitra, fucili e pistole. Rimane ucciso un partigiano.
  • 24 aprile 1945 Tentativo fallito di attacco armato al Distretto Militare di via Fanfulla da parte di membri della 174ª Brigata SAP. In via del Guasto, il giovane Luigi Peveri “Nape” (17 anni) viene ucciso nello scontro a fuoco.
  • 25 aprile 1945 Insurrezione generale. Il CLN assume pieni poteri mentre i fascisti lasciano la città. Le Brigate del popolo occupano il Distretto Militare e il deposito del 3° Bersaglieri in via Fanfulla. La 174ª Brigata Garibaldi occupa il Liceo Verri e la sede del fascio. La Brigata Giustizia e Libertà occupa la caserma di via San Giacomo e l’istituto magistrale (sede della Scuola ufficiali della GNR), la Brigata comandata da Centofanti, Rossetti e Jacopetti occupa la caserma Chiarle, in via Vistarini. A fine giornata vengono fatti prigionieri circa 1.000 tedeschi e 100 fascisti.
  • 26 aprile 1945 Scontri alla cascina Strolega a Fontana dove erano asserragliati una ventina di tedeschi, che vengono circondati dalla 3ª Brigata del popolo comandata da Giuseppe Regazzetti e Franco Coscia. Cadono Pietro Bombelli, Arduino Carelli, Pietro Pedrinoni, Giuseppe Rossi.
  • 26 aprile 1945 Scontri alla cascina Benzona a Crespiatica. L’attacco è guidato dalla Brigata Giustizia e Libertà comandata da Franco Ferrari. Cadono Gianfranco Cernuschi e Franco Ferrari.
  • 26 aprile 1945 A Casalpusterlengo, verso le ore 16, un gruppo di partigiani cerca di ostacolare la ritirata di una forte colonna tedesca. Negli scontri, sono uccisi nove tra partigiani e cittadini: Angelo Cipolla, Ferdinando Fraschini, Luigi Marzagaglia, Angelo Rossetti, Stefano Sianesi, Abele Visigalli, Guido Zamproni, Giuseppe Danzi, Francesco Di Caro.
  • 26 aprile 1945 Quartiere di San Bernardo, località La Gatta, Lodi. Alle 20:30 un gruppo di partigiani blocca nuovamente la colonna di automezzi tedeschi. Nasce uno scontro a fuoco in cui vengono uccisi complessivamente 22 patrioti.
  • 27 aprile 1945 Colonne tedesche in ritirata sulla strada Lodi Vecchio – Lodi uccidono Rosolino Grignani e Domenico Scorbati. Poco più avanti Ernesto Bellani e Luigi Rizzetti.
  • 27 aprile 1945 Maria Farilli, mentre come staffetta portava a Lodi un messaggio del CLN di Casalpusterlengo, nei pressi di Zorlesco fu gravemente ferita da alcuni nazifascisti. Trasportata all’ospedale militare tedesco di Casalpusterlengo, fu curata, ma riportò conseguenze per tutta la vita.
  • 28 aprile 1945 A San Rocco al Porto quattro giovani partigiani (Anselmo Bertocco, Rinaldo Lambri, Giuseppe Belmonte e Nordino Brighi) sono colpiti a morte durante uno scontro a fuoco a Bosco Paveri, nel giorno della liberazione di Piacenza.
  • 29 aprile 1945 Viene istituito il Tribunale del Popolo che emette sentenze di morte per cinque imputati (Giuseppe Asti, Luigi Botti, Francesco Pedrazzini, Elvezio Ronchetti, Stefano Stelpi). Quattro di loro vengono giustiziati sotto i portici del Broletto, Botti in via del Guasto, sul luogo dove era stato ucciso Peveri.
  • 29 aprile 1945 Gli alleati fanno ingresso in città dal ponte dell’Adda.
  • 01 maggio 1945 Viene celebrata la Festa del Lavoro con un comizio dei membri del CLN
  • 07 maggio1945 Fine della guerra in Europa.