Ceresoli Luigi

Luigi Carlo Ceresoli, di Mario e di Lucia Francesca Rossi, nacque il 23 gennaio 1927 a Lodi. Abitò in via Maddalena 13. Il giovane Ceresoli, pur non avendo nessun obbligo militare, decise di raggiungere i partigiani in montagna nel novarese, dove fu aggregato alla 6ª Brigata “Nello”. Durante i rastrellamenti del novembre 1944, Ceresoli fu catturato dai tedeschi il 2 novembre a Prerro, nelle vicinanze di Cureggio (NO).

Dopo alcuni giorni i familiari sono informati che i “ribelli” sono stati inviati in Germania. Un mese dopo alcuni contadini, mentre lavoravano nei campi lungo la valle del Sizzone, alle “Pianacce” in territorio di Cureggio, in un fosso, ricoperti da un palmo di sabbia, trovarono i corpi di quattro giovani: erano stati fucilati il 4 novembre precedente dalle SS tedesche coadiuvate da reparti della brigata nera “Cristina” di stanza a Novara e capeggiati da due famigerati interpreti della gendarmeria tedesca, Borgonovo e D’Eugenio. Una salma è subito riconosciuta: Sacchi Carluccio di Maggiora (NO), gli altri sono quelli di Prerro: Ceresoli Luigi di Lodi, Narcisi Salvatore di Cammarata (AG), Amore Carmelo di Rosolini (SR), la cui identità è stata scoperta solo nel 2018.

Il corpo straziato di Ceresoli dopo il ritrovamento

Come la folgore la notizia giunse a Maggiora: “hanno trovato morto Carluccio giù alle “Pianacce”. Subito paret la Maria Morucco, la “muretugna”. Arriva sollecita sul posto e con cure amorevoli pulisce, lava e compone le salme. Poi i tre vengono portati al cimitero di Cureggio; Carluccio a Maggiora.”

Il 25 aprile 2011, il comune di Maggiora ha intitolato una via a Luigi Ceresoli.

Autore della scheda Gennaro Carbone.

Funerale di Luigi Ceresoli (fonte: archivio Bescapè)